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DAL TEATRO PUBBLICO PUGLIESE A PUGLIA CULTURE: QUALCHE NODO DA SCIOGLIERE

di Bepi Acquaviva Salutiamo con curiosità e interesse la metamorfosi che ha trasformato il Teatro Pubblico Pugliese in un nuovo...
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DAL TEATRO PUBBLICO PUGLIESE A PUGLIA CULTURE: QUALCHE NODO DA SCIOGLIERE

Anonima GR festeggia 50 anni di attività teatrale

«L'omaggio del sindaco Leccese: A Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli per i 50 anni di attività e di successi dell’Anonima...
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Anonima GR festeggia 50 anni di attività teatrale

Attraverso lo Spettacolo compie 20 anni, buon compleanno!

Vent'anni. Tutto è cominciato tra tanto disinteresse e troppe incertezze, tra scarti dolorosi ed inconfessabili abbandoni, tra umide cantine e...
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Il teatro che verrà

«Approfittando del tanto tardivo, sorprendente sole, sono stato a spasso nella Bari antica. E' stato un momento di gioia, la...
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Addio al Teatro Pubblico Pugliese

«Un cambio di veste corrisponde a una nuova visione, che amplia lo sguardo e guarda piùin alto: Puglia Culture è il...
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Puglia Teatro compie cinquanta anni

«La stagione 2024/2025 è la cinquantesima della Compagnia, che esordì con lo spettacolo "Fuori della porta" di Wolfgang Borchert, regia...
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Quel «Teatro senza teatro» lungo mezzo secolo

di Pasquale Bellini Compie 50 anni la compagnia fondata da Rino Bizzarro nel 1974 a Bari. E riparte a ottobre...
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Giornata internazionale degli archivi 2024

Dal 2007, anno della sua istituzione, il 9 giugno ricorre la Giornata Internazionale degli Archivi. La data fa riferimento al...
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ARCI Puglia, 1973-1983

(Relazione di Bepi Acquaviva presentata all'incontro “1959-2024 Sessantacinque anni di ARCI in Puglia…e non sentirli” (Bari | Spazio Murat -...
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Carmelo Bene al Beat 72. Un ricordo

(di Waldemaro Morgese) «Sul Venerdì di Repubblica è apparso un affascinante servizio di Renzo Paris intitolato “Sessant’anni fa apriva il...
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Carmelo Bene al Beat 72. Un ricordo
Benvenuti sul sito ufficiale dell´Associazione Attraverso lo spettacolo. L´Associazione intende promuovere e sviluppare la cultura del Teatro e dello Spettacolo, la memoria e l´identità nelle aree urbane e rurali della Regione Puglia; per realizzare le sue finalità l’Associazione approva progetti specifici di azione in raccordo con Istituzioni, Università, Accademie di Belle Arti, Conservatori, Associazionismo.
frontespizio
«I miei amici della Società storica napoletana mi hanno sollecitato a narrare la cronaca della vita teatrale napoletana, additandomi come miniera inesplorata i trentuno enormi «fasci» di carte dell’amministrazione teatrale del Settecento, che si serbano nell’Archivio di Stato. E io li ho tutti esaminati, facendone estratti e copiando documenti, in lunghi mesi dl lavoro scorsi nelle stanze dell’ex-monastero di San Severino; e mi accingo ora a renderne conto in modo conforme al fine che si propone la nostra Società storica di raccogliere e serbare le antiche memorie paesane; non senza speranza che, nel tessere la cronaca dei nostri teatri, mi sia dato recare anche qualche non ispregevole contributo alla più esatta conoscenza della storia letteraria e artistica italiana. Ma quelle carte dell’Archivio di Stato, pertinenti alla Segreteria di Casa reale, non risalgono più su del primo anno di regno di Carlo Borbone, cioè del 1734; e a me è parso conveniente estendere l’indagine ai secoli precedenti, in particolare al Cinque e Seicento, che per questa parte non sono stati ancora investigati; giacché le sole ricerche sulle antiche rappresentazioni teatrali napoletane sono quelle assai […]».

Benedetto CroceI teatri di Napoli dal Rinascimento alla fine del secolo decimottavo. Bari, Laterza, 1947. (Opera presente presso la Biblioteca del Consiglio regionale della Puglia "Teca del Mediterraneo" - Consulta il catalogo)

Il primo teatro stabile

Cop e Frontespizio Storia Teatro
«ll 21 ottobre 1680, gli attori di Moliêre che, dopo la sua morte, si erano concentrati nel teatro di Rue Guénégaud, si fondono, per ordine di Luigi XIV, con quelli delI’HôteI de Bourgogne. Possiamo dire che sia l’embrione del primo importante teatro stabile europeo, i Comédiens du Roi, che nel 1687 si stabiliscono nella sede della Comédie-Française in Rue des Fossés-Saint-Germain-des-Prés, teatro che fu inaugurato il 18 aprile 1689. Si tratta di una sala con un palcoscenico che presentava sei ordini di quinte piatte e mutevoli e - sulla scorta del prototipo del teatro del Palais Cardinal, fatto costruire da Richelieu e inaugurato nel 1641 alta presenza di Luigi XIII - già arieggiava, con la sua pianta a U, la struttura teatrale elaborata in Italia, superando il tradizionale schema delle sale per la pallacorda francesi.
Nel 1740, Riccoboni riconosce, del resto, che i teatri italiani sono ormai «modelli» per tutti i teatri francesi (ed europei in generale) […]». Prosegui la lettura del contributo
Franco Perrelli (a cura di), La Comédie-Française, primo teatro stabile d’Europa, In: "Storia del teatro e dello spettacolo" di A. Alonge e F. Perrelli. Torino, UTET, 2012, p. 175 e 177. (Opera presente presso la Biblioteca del Consiglio regionale della Puglia "Teca del Mediterraneo" - Consulta il catalogo

Debutto

COP_IN_ATTESA_DEL_DEBUTTO
«Nel 1956 alcuni studenti universitari appassionati di teatro mi sollecitarono a organizzare un centro teatrale: l'idea mi piaceva, mi impegnai e fondai il Centro Universitario Teatrale (Cut Bari).  Mi diedi molto da fare - sempre senza mai un soldino per me, anche se ne avevo tanto bisogno. Il teatro mi interessava come espressione della società e un teatro universitario doveva articolarsi in una progettualità ampia, oltre il palcoscenico.
Nella 1958 attivai la prima organica iniziativa con il Corso di Storia del Teatro - uno dei primi in una Università italiana - tenuto dai docenti della Facoltà di Lettere con il diretto coordinamento del Preside Mario Sansone. L'iniziativa era ottima ed ebbe grande successo, ma non trovò effettivo entusiasmo presso i docenti stessi che la lasciarono cadere. Riuscii ad avere un  sottoscala come sede presso la nuova Casa dello Studente di Largo Fraccacreta e formai un bel gruppo che lasciai alla cura di un regista filodrammatico, serio e bravo, quando partii per Pavia […]».

Egidio PaniIn attesa del debutto, prefazione di Corrado Petrocelli. Bari, LB edizioni, 2020. (Opera presente presso la Biblioteca del Consiglio regionale della Puglia "Teca del Mediterraneo" - Consulta il catalogo)

«[…] Pani è votato alla promozione della cultura e lo dimostra negli anni dell’impegno alla Regione durante i quali si dedica a incarichi assegnati su sport, turismo, spettacolo e a iniziative come la legge per l’istituzione del Consorzio Teatro Pubblico Pugliese. Collabora con la Rai di Bari, si interessa di Pubblica Amministrazione e scrive per giornali di cultura, di cronaca e per la Gazzetta del Mezzogiorno. È difficile seguire il suo percorso fra le mille incombenze che ha dovuto affrontare, ma cercheremo di farlo cominciando dalle immagini del profondo Sud, dalla Calabria degli anni Trenta». (Dalla Prefazione di Corrado Petrocelli, Ibidem)

La memoria dell'effimero

«Il teatro è per sua natura il regno dell’effimero, dove tutto quello che esiste dura il tempo dello spettacolo, inizia con l’apertura del sipario e finisce con la sua chiusura. È il regno del “qui e ora”, nel quale il tempo reale, quello a cui siamo abituati, è sospeso e torna a scorrere al termine della messa in scena. Nulla di più distante all’apparenza dal monolitico mondo degli archivi, con quel senso di immutabile e perenne che questi luoghi si portano addosso e con l’idea di memoria, e soprattutto di memoria storica, che è insito in loro. Ma è una distanza solo apparente, come si è detto, frutto di un errore di prospettiva che può nascondere insidie e pericoli. Anche i teatri, infatti, hanno degli archivi, producono delle carte, fissano la loro attività su di un supporto stabile come la carta o più di recente i supporti magnetici e ottici. I teatri infatti producono e conservano bozze di testi, manifesti, locandine […]». Prosegui la lettura del contributo.

Donato PasculliLa memoria dell’effimero. La rete degli archivi teatrali della Puglia.