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Post recenti dei lettori

ARCI Puglia, 1973-1983

(Relazione di Bepi Acquaviva presentata all'incontro “1959-2024 Sessantacinque anni di ARCI in Puglia…e non sentirli” (Bari | Spazio Murat -...
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ARCI Puglia, 1973-1983

Carmelo Bene al Beat 72. Un ricordo

(di Waldemaro Morgese) «Sul Venerdì di Repubblica è apparso un affascinante servizio di Renzo Paris intitolato “Sessant’anni fa apriva il...
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Carmelo Bene al Beat 72. Un ricordo

Un Archivio ti salva la vita

(di Annabella De Robertis) Un trafiletto in terza pagina su La Gazzetta del Mezzogiorno del 15 marzo 1974 avvisa i...
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Un Archivio ti salva la vita

62^ giornata mondiale del teatro

(Messaggio per la Giornata Mondiale del Teatro 2024 di Jon FOSSE) L’Arte è Pace «Ogni persona è unica e, allo...
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62^ giornata mondiale del teatro

L’OMBRA ILLUMINATA. DONNE NELLA MUSICA

Venerdì 15 marzo 2024, ore 17.30, preso la Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia "Teca del Mediterraneo" (via G. Gentile...
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L’OMBRA ILLUMINATA. DONNE NELLA MUSICA

Finale di partita con Contrappunto per Carlo Formigoni e Franco Chieco

In ricordo di Carlo Formigoni (di Bepi Acquaviva) «Carlo Formigoni non c’è più, una voce inconfondibile del teatro la cui...
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Finale di partita con Contrappunto per Carlo Formigoni e Franco Chieco

Teatro, che fare? Niente

di Antonio Attisani. «Insomma, va bene o va male? Le recensioni e i premi dipingono un panorama rigoglioso, evitando accuratamente...
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Teatro, che fare? Niente

Intelligenza artificiale e stupidità naturale – Michele Mirabella

«Un paese senza biblioteche efficienti è un paese senza memoria e senza prospettive. Per ogni biblioteca che chiude, si restringono...
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Intelligenza artificiale e stupidità naturale – Michele Mirabella

La rivoluzione del “68” nella Musica a Bari di Pierfranco Moliterni

... Scartabellando tra vecchi ricordi e vecchi articoli... «Nel 1978, Angelo Angelastro tracciava su «l’Unità» (del 23 aprile) il bilancio...
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La rivoluzione del “68” nella Musica a Bari di Pierfranco Moliterni

L’Epifania tutte le feste porta via e quest’anno la Befana ha portato “carbone” per tutti.

«Forse BRAVI, ma BASTA con i regali» Questo libro propone un’analisi di alcune delle crisi e delle criticità che in...
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L’Epifania tutte le feste porta via e quest’anno la Befana ha portato “carbone” per tutti.
Benvenuti sul sito ufficiale dell´Associazione Attraverso lo spettacolo. L´Associazione intende promuovere e sviluppare la cultura del Teatro e dello Spettacolo, la memoria e l´identità nelle aree urbane e rurali della Regione Puglia; per realizzare le sue finalità l’Associazione approva progetti specifici di azione in raccordo con Istituzioni, Università, Accademie di Belle Arti, Conservatori, Associazionismo.
frontespizio
«I miei amici della Società storica napoletana mi hanno sollecitato a narrare la cronaca della vita teatrale napoletana, additandomi come miniera inesplorata i trentuno enormi «fasci» di carte dell’amministrazione teatrale del Settecento, che si serbano nell’Archivio di Stato. E io li ho tutti esaminati, facendone estratti e copiando documenti, in lunghi mesi dl lavoro scorsi nelle stanze dell’ex-monastero di San Severino; e mi accingo ora a renderne conto in modo conforme al fine che si propone la nostra Società storica di raccogliere e serbare le antiche memorie paesane; non senza speranza che, nel tessere la cronaca dei nostri teatri, mi sia dato recare anche qualche non ispregevole contributo alla più esatta conoscenza della storia letteraria e artistica italiana. Ma quelle carte dell’Archivio di Stato, pertinenti alla Segreteria di Casa reale, non risalgono più su del primo anno di regno di Carlo Borbone, cioè del 1734; e a me è parso conveniente estendere l’indagine ai secoli precedenti, in particolare al Cinque e Seicento, che per questa parte non sono stati ancora investigati; giacché le sole ricerche sulle antiche rappresentazioni teatrali napoletane sono quelle assai […]».

Benedetto CroceI teatri di Napoli dal Rinascimento alla fine del secolo decimottavo. Bari, Laterza, 1947. (Opera presente presso la Biblioteca del Consiglio regionale della Puglia "Teca del Mediterraneo" - Consulta il catalogo)

Il primo teatro stabile

Cop e Frontespizio Storia Teatro
«ll 21 ottobre 1680, gli attori di Moliêre che, dopo la sua morte, si erano concentrati nel teatro di Rue Guénégaud, si fondono, per ordine di Luigi XIV, con quelli delI’HôteI de Bourgogne. Possiamo dire che sia l’embrione del primo importante teatro stabile europeo, i Comédiens du Roi, che nel 1687 si stabiliscono nella sede della Comédie-Française in Rue des Fossés-Saint-Germain-des-Prés, teatro che fu inaugurato il 18 aprile 1689. Si tratta di una sala con un palcoscenico che presentava sei ordini di quinte piatte e mutevoli e - sulla scorta del prototipo del teatro del Palais Cardinal, fatto costruire da Richelieu e inaugurato nel 1641 alta presenza di Luigi XIII - già arieggiava, con la sua pianta a U, la struttura teatrale elaborata in Italia, superando il tradizionale schema delle sale per la pallacorda francesi.
Nel 1740, Riccoboni riconosce, del resto, che i teatri italiani sono ormai «modelli» per tutti i teatri francesi (ed europei in generale) […]». Prosegui la lettura del contributo
Franco Perrelli (a cura di), La Comédie-Française, primo teatro stabile d’Europa, In: "Storia del teatro e dello spettacolo" di A. Alonge e F. Perrelli. Torino, UTET, 2012, p. 175 e 177. (Opera presente presso la Biblioteca del Consiglio regionale della Puglia "Teca del Mediterraneo" - Consulta il catalogo

Debutto

COP_IN_ATTESA_DEL_DEBUTTO
«Nel 1956 alcuni studenti universitari appassionati di teatro mi sollecitarono a organizzare un centro teatrale: l'idea mi piaceva, mi impegnai e fondai il Centro Universitario Teatrale (Cut Bari).  Mi diedi molto da fare - sempre senza mai un soldino per me, anche se ne avevo tanto bisogno. Il teatro mi interessava come espressione della società e un teatro universitario doveva articolarsi in una progettualità ampia, oltre il palcoscenico.
Nella 1958 attivai la prima organica iniziativa con il Corso di Storia del Teatro - uno dei primi in una Università italiana - tenuto dai docenti della Facoltà di Lettere con il diretto coordinamento del Preside Mario Sansone. L'iniziativa era ottima ed ebbe grande successo, ma non trovò effettivo entusiasmo presso i docenti stessi che la lasciarono cadere. Riuscii ad avere un  sottoscala come sede presso la nuova Casa dello Studente di Largo Fraccacreta e formai un bel gruppo che lasciai alla cura di un regista filodrammatico, serio e bravo, quando partii per Pavia […]».

Egidio PaniIn attesa del debutto, prefazione di Corrado Petrocelli. Bari, LB edizioni, 2020. (Opera presente presso la Biblioteca del Consiglio regionale della Puglia "Teca del Mediterraneo" - Consulta il catalogo)

«[…] Pani è votato alla promozione della cultura e lo dimostra negli anni dell’impegno alla Regione durante i quali si dedica a incarichi assegnati su sport, turismo, spettacolo e a iniziative come la legge per l’istituzione del Consorzio Teatro Pubblico Pugliese. Collabora con la Rai di Bari, si interessa di Pubblica Amministrazione e scrive per giornali di cultura, di cronaca e per la Gazzetta del Mezzogiorno. È difficile seguire il suo percorso fra le mille incombenze che ha dovuto affrontare, ma cercheremo di farlo cominciando dalle immagini del profondo Sud, dalla Calabria degli anni Trenta». (Dalla Prefazione di Corrado Petrocelli, Ibidem)

La memoria dell'effimero

«Il teatro è per sua natura il regno dell’effimero, dove tutto quello che esiste dura il tempo dello spettacolo, inizia con l’apertura del sipario e finisce con la sua chiusura. È il regno del “qui e ora”, nel quale il tempo reale, quello a cui siamo abituati, è sospeso e torna a scorrere al termine della messa in scena. Nulla di più distante all’apparenza dal monolitico mondo degli archivi, con quel senso di immutabile e perenne che questi luoghi si portano addosso e con l’idea di memoria, e soprattutto di memoria storica, che è insito in loro. Ma è una distanza solo apparente, come si è detto, frutto di un errore di prospettiva che può nascondere insidie e pericoli. Anche i teatri, infatti, hanno degli archivi, producono delle carte, fissano la loro attività su di un supporto stabile come la carta o più di recente i supporti magnetici e ottici. I teatri infatti producono e conservano bozze di testi, manifesti, locandine […]». Prosegui la lettura del contributo.

Donato PasculliLa memoria dell’effimero. La rete degli archivi teatrali della Puglia.