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DAL TEATRO PUBBLICO PUGLIESE A PUGLIA CULTURE: QUALCHE NODO DA SCIOGLIERE

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di Bepi Acquaviva

Salutiamo con curiosità e interesse la metamorfosi che ha trasformato il Teatro Pubblico Pugliese in un nuovo ente denominato ‘Puglia Culture’con lo scopo di superare i limiti passati -di natura programmatica ed anche gestionale per quanto riguarda i bilanci- per ampliarne gli obbiettivi e le azioni per il futuro.

Fra questi ci permettiamo di suggerire quello della crescita e della formazione del nuovo pubblico per lo spettacolo dal vivo, quell’Audience Development considerata un aspetto qualificante dei programmi comunitari di settore ormai da diversi anni.

A questo proposito vogliamo raccontare una storia che potrebbe risultare interessante.

Nel gennaio del 2020, dopo i positivi riscontri corrisposti dall’allora Capo di Gabinetto del Comune di Bari dottor Vito Leccese, sottoposi all’attenzione dell’allora Assessora alla Cultura della Regione Puglia Loredana Capone un progetto strategico finalizzato alla creazione e informazione del nuovo pubblico per lo spettacolo dal vivo attraverso le scuole, denominato Progetto AD-Audience Development. L’Assessora lo condivise e lo sostenne tramite una lettera che il Direttore del Dipartimento Turismo e Cultura Aldo Patruno inviò al Teatro Pubblico Pugliese e a me, invitandoci ad avviare la realizzazione del progetto, acquisito al protocollo del Dipartimento AOO_004/1115 del 21/02/2020.

Da parte mia riuscii ad acquisire la partecipazione della FLS Petruzzelli tramite lettera ufficiale del 16 febbraio 2021 a firma del Sovrintendente M° Biscardi nella quale si dichiarava che “la FLS Petruzzelli e teatri di Bari comunica il proprio interesse ad aderire al Progetto AD Audience Development……” dichiarandosi disponibile a conferire un finanziamento aggiuntivo di circa 80.000 euro.

Anche il successore Assessore Massimo Bray, da me sollecitato, convocò per il 3/3/2021 una riunione ‘da remoto’ a seguito della quale inviò una lettera con cui manifestava interesse al progetto e invitava il Teatro Pubblico Pugliese a contattarmi per un incontro in cui definire e avviare la realizzazione di un ‘progetto pilota’.

Nell’incontro del 14 luglio 2021 discussi col Direttore del TPP Sante Levante il ‘progetto pilota’ il cui testo rivisto inviai il 15 luglio, dichiarandomi disponibile ad ulteriori approfondimenti.

A seguito di tutto ciò il TPP non ritenne, per motivi che mi sono sconosciuti, di proseguire nella realizzazione del progetto.

“Si dice che l’opera d’arte abbia due autori, anche se in misura differente: l’artista ed il fruitore. Ogni lettore o spettatore, quando legge un libro o guarda uno spettacolo, in realtà è lettore o spettatore di se stesso…In realtà la definizione europea di cultura è spesso elitaria, sostanzialmente c’è un rifiuto del mercato in un mondo globale in cui non è più possibile prescinderne. Nello spettacolo dal vivo il committente naturale dell’artista non è più il pubblico pagante ma lo Stato e la politica, con tutte le distorsioni che ciò comporta.” (Platea.consiglio.puglia.it)

Bepi Acquaviva-Nicola Marrone, PLATEA Spettacolo dal vivo e mercato: il caso Puglia-Edizioni del sud 2016

Una questione finora sempre rimossa è quella del rapporto fra produttori e pubblico, cioè la questione del mercato dello spettacolo dal vivo. Si tratta infatti di una questione non semplice poiché il nuovo pubblico non esiste in natura. Non basta infatti offrire degli sconti sul prezzo del biglietto. Il nuovo pubblico va informato e aggiornato a scuola, inserendo lo studio e la pratica dello spettacolo dal vivo accanto alla storia della letteratura e alla storia dell’arte.

Il progetto parte dall’idea che conoscere la storia della musica, del canto, della danza, della prosa, in fruizione dal vivo o multimediale, sia un modo per superare la cultura del ‘bullismo’ che viene trasmessa anche da una produzione iconografica ispirata alla violenza, alla aggressività verso i più deboli, all’uso delle armi e al disprezzo della cultura e dell’arte. Non mancano purtroppo esempi come quello occorso di recente nell’Istituto ‘Romanazzi’ di Bari, o in altre scuole superiori della Regione.

Ci rivolgiamo allora al prof. Ponzio, presidente di Puglia Culture e promotore di questo significativo passaggio, augurandoci che il nuovo ente non trascuri questa importante questione strategica. Ci dichiariamo sin da ora disponibili ad un incontro in cui illustrare le nostre proposte scaturite da una lunga attività di ricerca e approfondimento.

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