(Relazione di Bepi Acquaviva presentata all’incontro “1959-2024 Sessantacinque anni di ARCI in Puglia…e non sentirli” (Bari | Spazio Murat – 23 marzo ore 18)
«Nel 1973 in Puglia l’ARCI vide l’adesione di un certo numero di quadri provenienti da alcuni gruppi marxisti-leninisti che si erano sciolti per la crisi politica del movimento del Sessantotto. Fra questi c’era il sottoscritto. I miei contatti con la Direzione nazionale, anche per le mie precedenti esperienze teatrali, mi avevano fatto incontrare Carlo Pagliarini, responsabile per lo spettacolo. All’epoca era assai partecipato il dibattito fra sostenitori dei ‘circuiti alternativi’, che consideravano i teatri come strutture ‘borghesi’ e che invece bisognasse fare spettacolo nelle
fabbriche, nelle ‘case del popolo’, presenti soprattutto in Emilia e in Toscana, e nei circoli come quello della Comune di Dario Fo a Milano […]». Prosegui la lettura